Per grandi e piccini. Per grandi di sicuro.

I bambini.
Io bambini non ne ho. E questo, nella percezione degli stessi, crea un grAnde divario rispetto alla percezione di una mamma/zia che ha dei figli suoi/nonna.

Lo sapevo sulla carta e adesso lo so anche sulla pelle.
O meglio sul divano, sul cuscino, sul muro, sullo specchio...O_o.

In verità quelli che sono stati qui sono due angioletti biondi. In verità biondi angioletti intendo. E nonostante la fatica ad acclimatarmi ai suoni e allo sbrodolo sul e sotto il tavolo, ora che sono ripartiti mi mancano da morire.

Non avrei mai creduto di affezionarmi tanto a due mezzi metri (in media) dotati di slimer congenito.

Nel disperato tentativo di pensare ad un dolcetto che non fosse portatore di soffocamento per il più piccolo mi sono cimentata nel riso al latte. Cementata anche. Perché è talmente appiccicoso e dolciastro e profumato che ai bambini non ne è arrivato nemmeno un cucchiaio. Magnato io, sorry.
L'istinto di maternità lo lasciamo per domani.

riso cotto nel latte con zucchero e vaniglia
Per due (golosi)
Riso arborio 70 gr
Zucchero semolato 40 gr
Latte intero 650 ml
1/2 bacca vaniglia

In una casseruola antiaderente mettere tutti gli ingredienti e portare ad ebollizione per 5 minuti.
Abbassare il fuoco e lasciar sobbollire lievemente per 25 minuti girando spesso. Accendere il forno.
Trasferire il pastone in una pirofila da forno e cuocere a 150 gradi per altri 20/30 minuti.
Lasciar raffreddare (o no) e consumare. In alternativa si può polverizzare la superficie con dello zucchero e infornare nuovamente col grill al massimo della potenza per caramellare la superficie.

Note tecniche:
-Io amo i semini di vaniglia sotto ai denti, per chi non li vuole consiglio di usare dell'estratto di vaniglia (non essenza o vanilina che sono fake).
Si può profumare ulteriormente/diversamente il dolce con fiori d'arancio o petali di rosa: inserire un cucchiaio di fiori in una garza sterile da farmacia e chiuderla con dello spago da cucina. Aggiungere il 'fagottino' al latte dopo la prima bollitura vivace, per evitare che il calore eccessivo alteri e riduca i profumi rilasciati.
-Ho provato a farlo anche con il riso carnaroli, ma non si ottiene lo stesso risultato.
-La ricetta prevederebbe 50 gr di zucchero ma io lo trovavo stucchevole e ho ridotto a 40 gr.
-Anche il 'grado di umidità' può variare, nella foto è molto asciutto perché ho usato solo 500 ml di latte, la ricetta ne prevede 1700 su 100 gr di riso. Dopo varie prove il mio livello ottimale è con 650/700 ml, si conferisce la giusta cremosità. Attenzione che, col passare del tempo (anche poche ore), il dolce si asciuga molto.

A lezione da 'Sbagliando si Impara' (Cooking Tip): ho voluto sperimentare l'ultimo acquisto, la pistola lanciafiamme. ;)
Quando la usate per il riso al latte, crème brulée o whatever la superficie del dolce deve essere liscia e omogenea, altrimenti quello che non è ricoperto dallo zucchero si brucia.

La ricetta da cui prendo spunto è del delizioso Chef Rymond Blanc



Cuoricini cuoricini cuoricini, ciao cuccioli della zia!!


8 commenti:

  1. Hai fatto bene a mangiartelo tu il riso! Una mia collega con figli mi dice che per i primi anni il riso non lo cucinava mai perchè poi a raccoglierlo da terra si faceva il triplo della fatica. Quindi ti sei salvata.
    Grazie per le indicazioni sull'uso del canello (che ancora non ho).
    Ciauuu

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    1. Roby, questo riso é un monoblocco. Non so nemmeno se un bambino ce la fá ad alzare il cucchiaio da solo... ;)
      A pensarci, il mostrino che era qui alzava pure me...
      Ma noi che ne sappiamo? Ho fatto bene a mangiarlo io il riso, sì.

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  2. Questo mi ispira proprio! bambini non ne ho nei paraggi quindi potrei tentare!

    ps. Venerdì sera ho l'appuntamento consueto con le mie amiche in cucina: faccio gli gnocchi in casa! come mia nonna un tempo...anche perchè quelli che si comprano sono proprio una bestemmia al mio ricordo infantile. Hai qualche suggerimento? li hai mai fatti?

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    1. Silvia! Sei piombata qui per un'imboscata sullo gnocco? ;)
      Non li faccio da quando la mia età è composta da due cifre e la sola cosa che ricordo è che vanno usate patate vecchie.
      Ma adesso che me lo chiedi tocca provarli. Dopo domani sera sarai tu a darmi dei consigli!
      Se volete sperimentare qualcosa di diverso, già che siete un nutrito gruppo di cuoche, la mia amica qui sotto ha una ricettina sfiziosa da proporti: gnocchi di melanzana e farina di ceci! Cercala su salequbii! Un bacio

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  3. ma quanto siete dolci tu e la tua ricettina?! :)
    e grazie per avermi ricordato quanto è buono il riso e latte...è una vita che non lo mangio.. :)

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    1. Coccolosi!
      Avevo appena letto tutti i post amorevoli di Elvira e mi ero ammorbidita.
      Non abbassare la guardia! ;) :DD

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  4. Che dolcetto strepitoso!!! Mi hai fatto morir dal ridere quando ho letto che questi dolcetti "erano" per i tuoi nipoti.. ma che te li sai pappati tu!! ^__^
    semplice e sanissimo! lo proverò in cocottine monoporzione! :)
    baciotti!!

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    1. Era un test. Ora so che è buono e la prossima volta andiamo sul sicuro. ;)

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